Attenzione!
Oggi c'è un gran parlare di certificazioni senza però approfondire mai
il discorso, con il risultato che si è diffusa la bella abitudine a
considerare "uguali" prodotti che hanno le stesse certificazioni.
Spiace rompere l'incanto
ma le certificazioni non sono la panacea di ogni male, ed in ogni
prodotto c'è molto di più di quanto possa essere descritto in un
foglio di carta.
Due prodotti con la stessa certificazione
sono due prodotti che sono stati certificati nello stesso modo, in base
alla stessa normativa, con modalità e finalità ben precise.
I prodotti, però, sono fatti per essere utilizzati
nel mondo reale, con modalità
e finalità assai diverse da un test in laboratiorio, ed è proprio per
questo che solamente con un utilizzo reale possiamo arrivare a
conoscerne il vero valore.
Da certificazione sono quasi uguali... oppure no?
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Tubo piegato sulla giunzione
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Tubo saldato sulla giunzione
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Altro discorso i rendimenti,
anche questi figli delle certificazioni e per cui oggi regna la più
totale confusione tanto che moltissime persona basano la loro scelta
d'acquisto unicamente sul motto "più alto il numero più grande il
calore". A tal proposito rimandiamo alla sezione "Quanti kW?" della presente guida, oltre a lasciare due immagini di stufe come spunto di riflessione qui sotto.
Sembrano quasi la stessa stufa... oppure no?
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Stufa Calpe - nominale 12 kW
per il Conto Termico facevano comodo
rendimenti certificati maggiori
(cliccando l'immagine il confronto)
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Stufa Martina - nominale 7 kW
oggi con i Bandi Regionali occorrono
rendimenti certificati minori
(cliccando l'immagine il confronto)
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Ed altro discorso i materiali,
anche questi figli delle certificazioni che li fanno assomigliare tutti
ma che poi, alla prova dei fatti, sono diversi come non potremmo mai immaginare.
Ghisa, acciaio e refrattari alla fine sono tutti uguali...
oppure no?
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Stufa Piazzetta venduta nel 1979:
è ancora in uso e il motore aria è quello originale
(clicca l'immagine per approfondire)
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Radiocomando della stufa qui accanto, sostituito nel novembre 2024
(clicca l'immagine per approfondire)
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Torniamo adesso alla nostra guida, per aiutarvi nella scelta tra i prodotti che proponiamo per il settore fuoco.
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| Legna
o Pellet: quale combustibile è più adatto a te? |
Inizio Pagina |
Legna
o pellet?
Pellet o legna? Scegliere come
riscaldare la propria
casa è un tema molto delicato.
I fattori che incidono nella
scelta sono molti, ma inizialmente sono
due: che tipo di persona sei e dove vivi.
La tua personalità ed il luogo dove vivi giocano infatti un
ruolo
fondamentale nella scelta del combustibile, ad esempio se sei un amante
del fascino primordiale e del calore del fuoco a legna difficilmente
riuscirai ad
apprezzare il pellet, mentre se vivi in un appartamento senza spazi
esterni difficilmente potrai rinunciare alla sua comodità.
La scelta del combustibile più
adatto a riscaldare la casa deve essere frutto di un'attenta
riflessione.
Come prima
cosa è importante sottolineare come legna e pellet siano
entrambi combustibili ecologici.
A differenza dei prodotti a
gas, elettrici o a bioetanolo, i prodotti a
legna e a pellet uniscono alla presenza estetica una grande
capacità di riscaldamento, e questo li rende adatti ad essere anche il
riscaldamento principale dell'abitazione.
Discorso a parte meritano anche i prodotti ibridi
con funzionamento sia a legna che a pellet. Questo particolari
prodotti, se di qualità, sono davvero molto interessanti, bisogna però
sempre tenere bene a mente che mentre il funzionamento a legna ha poche costrizioni e rimane altamente efficiente e funzionale anche in questi prodotti, quello a pellet
invece si trova a dover sottostare alle condizioni di funzionamento
della legna, subendo quindi un calo di efficienza e di capacità (la
canna fumaria molto più grande della legna ed il braciere
sottodimensionato del pellet non lasciano dubbi al riguardo).
Un prodotto ibrido, quindi, funzionerà molto bene a legna e meno bene a pellet, risultando perciò più idoneo per persone che abbiano l'intenzione di utilizzarlo la maggior parte del tempo a legna.
Per qualsiasi dubbio o maggiori informazioni contattaci.
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| Perché
la legna - pro e contro |

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Legna
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Pro
eccezionale capacità di riscaldamento degli ambienti (se ben installata
ed utilizzata)
disponibili con varie modalità di distribuzione del calore (radiante,
convenzione naturale, convenzione forzata, canalizzabile in altri
ambienti)
impareggiabile presenza scenica e bellezza della fiamma
minori emissioni di CO2 tra tutte le forme di riscaldamento
ampiamente disponibile su tutto il territorio nazionale come risorsa
locale
altamente rinnovabile
refrattaria alle problematiche che possono coinvolgere i comparti
produttivi industriali
indipendenza dalle produzioni estere
facilità di manutenzione delle varie parti e componenti
assenza quasi totale di elettronica (ad eccezione dei motori aria se
presenti)
nei prodotti ibridi mantiene l'efficienza e la capacità tipica dei prodotti solamente a legna
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Contro
maggior costo e difficoltà di installazione, oltre ad
una maggiore difficoltà di utilizzo
necessaria una maggior presenza per la gestione (risolvibile con
l'adozione di una corretta pratica di utilizzo)
maggiore cura e attenzione durante le operazioni di ricarica
necessita
di spazio per lo stoccaggio e di una attenta programmazione degli
approvvigionamenti (è improbabile il reperimento di legna asciutta
durante il periodo invernale)
operazioni di pulizia più gravose a causa dei maggiori redisui prodotti
durante l'utilizzo
maggior difficoltà nel reperire combustibile di alto livello
nei prodotti ibridi è richiesta una maggiore cura nella scelta della pezzatura dei ceppi e nel caricamento del focolare
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Legna
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Inserto canalizzato
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Stufa canalizzata
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| Perché
il pellet - pro e contro |

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Pellet
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Pro
ottima capacità di riscaldamento degli ambienti (se ben installata ed
utilizzata)
disponibili con varie modalità di distribuzione
del calore
(convenzione naturale, convenzione forzata, canalizzabile in
altri ambienti)
minori emissioni di polveri tra i vari combustibili solidi
eccezionale facilità di approvvigionamento (anche durante il periodo
invernale)
altamente rinnovabile
minor costo e difficoltà di installazione
facilità ed estrema pulizia nello stoccaggio
operazioni di pulizia semplificate grazie ai bassi residui prodotti
l'eccezionale facilità di gestione rende superflua la presenza sul
posto (gestibile anche tramite wi-fi)
grande disponibilità di combustibile di alto livello anche in pieno inverno
nei prodotti ibridi mantiene la facilità di utilizzo e manutenzione tipica dei prodotti solamente a pellet
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Contro
maggior costo di acquisto sia della stufa o caminetto
che del combustibile (rispetto alla legna)
scarsa presenza scenica della fiamma (più valorizzata nelle stufe
rispetto ai caminetti)
soggetto all'obsolescenza tecnologica (soprattutto i prodotti di livello medio/basso)
sebbene disponibile, la convenzione naturale è una modalità più
"romantica" che efficace
funzionamento dipendente dalla qualità del
combustibile (la stufa od il caminetto si possono rovinare a causa di
pellet scadente)
necessita di personale qualificato per la manutenzione dei vari
componenti elettronici e meccanici interni
minor capacità di accumulo termico e di riscaldamento diretto degli
ambienti (solo rispetto alla legna)
suscettibile alla problematiche che possono
coinvolgere i comparti produttivi industriali
nei prodotti ibridi perde parte dell'efficienza e della capacità
rispetto ai prodotti solamente a pellet (canna fumaria più grande,
funzionamento diverso per esigenze della legna)
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Pellet
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Stufa canalizzata
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Caminetto canalizzato
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I rendimenti
in kW sono un dato molto fuorviante per valutare il prodotto da
scegliere per la propria casa.
C'è il diffuso malinteso che i
prodotti con più kW scaldino di più,
soprattutto a causa della credenza che una volta accesa la stufa o il
caminetto, questi svilupperanno automaticamente la potenza indicata
nella certificazione: niente di più sbagliato!
Il calore generato dipende
dalla combustione, mentre la capacità di distribuire calore, e servire
bene i vari ambienti,
dipende in parte dall'installazione ed in parte dal prodotto che
abbiamo installato.
Quello che dobbiamo cercare
quindi, è un prodotto che abbia una grande capacità di distribuzione
del calore, ed installarlo bene.
Tornando ai kW
cominciando dalla legna, un
prodotto con maggior resa nominale in passato generalmente aveva un focolare più grande rispetto ad uno con minor
resa, da qui la maggiore resa richiesta e riconosciuta in fase di certificazione. Non dimentichiamo però che bruciando 2 kg all'ora della stessa legna si avrà la
stesso calore generato, ma con una maggiore efficienza nel focolare
più piccolo.
I
focolari più grandi permettono una più ampia visione della fiamma e
la possibilità di usare legna più lunga; di contro però occorrerà
maggior
calore per mantenere la struttura in temperatura e quindi a parità di
resa avremo
maggiori consumi.
Poco sopra abbiamo letto come in passato la resa
nominale fosse valutata in un certo modo, oggi invece viene pilotata
per usufruire al meglio degli incentivi presenti nel settore e per
sfruttare il bisogno di soddisfazione personale dei clienti. Molti inserti a legna
(i prodotti più venduti dopo il 2020), sono passati
da rendimenti a 2
cifre a rendimenti a 3 cifre in nome del conto termico, oltre che per
rispondere all'esigenza di risaltare in un mercato drogato dalla
ricerca di numeri sempre più grandi per accontentare i clienti.
Un prodotto che passa
da un rendimento di 8,3 kW ad un rendimento di 12,5 kW (stessa
struttura, nuova certificazione), aumenta l'incentivo del conto termico
da € 1.130,00 ad € 1.420,00, conferendo nel contempo al suo acquirente
la possibilità di vantarsi di avere l'inserto più potente di tutto il
circondario.
Cambiano i tempi e cambiano gli incentivi
e quelli più facili da ottenere, i Bandi Regionali, hanno introdotto un
limite di accesso in base ai kW (in Toscana 10 kW), costringendo molti
inserti a smaltire i kW presi per tornare sotto la soglia del nuovo
peso forma: questo è sicuramente l'esempio recente più lampante di
quanto i rendimenti in kW siano il dato più sbagliato per valutare la
reale capacità di un prodotto da riscaldamento.
Ad ogni incentivo il suo...
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Esempio di prodotto con più certificati così da scegliere quello a noi più adatto:
alla fine questo inserto per quanti kW scalderà?
Risposta: con un consumo di 2 kg di (ottima) legna all'ora scalderà per circa 6,5 kW,
indipendentemente dal certificato che avremo scelto per la sua installazione
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Con la legna il
calore generato a parità di consumo è lo stesso, considerando due stufe canalizzabili
della stessa azienda,
rispettivamente da 8,5 e 11 kW, condividendo le due stufe lo stesso
motore canalizzabile la
loro capacità di distribuzione del calore sarà identica. Il modello più
grande
avrà generalmente una maggiore capacità di carico rispetto al modello più
piccolo, ma il calore prodotto a parità di legna bruciata si equivarrà,
garantendo però una maggiore efficienza nel modello con focolare più piccolo.
Con il
pellet
le cose sono un po' diverse. Il pellet, infatti, con la sua combustione
regolabile
non ha molta variabilità di combustione tra i vari modelli (ad eccezione
di modelli molto grandi o molto piccoli), ed alla maggiore dimensione
della stufa generalmente si accompagna anche una migliore
capacità di distribuzione del calore, grazie ad una struttura interna
diversa ed a componenti aggiuntivi o maggiorati.
Riprendendo l'esempio già visto per la legna, considerando
tre stufe
della stesso produttore rispettivamente da 7, da 10 e da 12 kW,
a parità di resa termica (4,5 kW per tutte), per la distribuzione del
calore il modello da 7 avrà a disposizione un motore aria, il modello
da 10 due motori di cui uno maggiorato, mentre quello da 12 due motori
maggiorati (alcune aziende aggiungono anche un terzo motore base).
La stufa da 12 sembrerà scaldare molto più di quella da 7 non perché
stia effettivamente producendo più calore (entrambe sono a 4,5 kW), ma
perché
avrà una maggiore capacità di distribuzione dello stesso calore (grazie
ai motori aggiuntivi, canalizzabili anche in altre stanze o ai piani
superiori).
In definitiva, molto più importante
del rendimento in kW è la qualità del prodotto che andremo ad
installare, il suo punto di installazione, che deve essere il più
centrale possibile all'abitazione, la possibilità di conduzione
di tubi aggiuntivi di aria calda in altri ambienti, ed infine il tempo
di
accensione.
Anche il combustibile è importante, ma facendo leva sui fattori appena
visti possiamo ottenere comunque un'ottima capacità di riscaldamento dal nostro caminetto o dalla nostra stufa.
Un ultimo appunto riguardo
agli obblighi normativi: a seconda della potenza certificata dell'oggetto, gli obblighi possono variare (ad esempio il bollino).
Per qualunque dubbio contattaci, valuteremo insieme la soluzione migliore per la tua casa.
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| Gas:
quali sono le caratteristiche dei prodotti a gas? |
Inizio Pagina |
I prodotti a gas, siano questi
caminetti o stufe, sono apprezzatissimi compagni per l'inverno nelle
nostre case.
I
caminetti si
prestano ad essere rifiniti ed adattati per valorizzare qualsiasi
ambiente, esistono in moltissime misure (fino a quasi due metri di
bocca), la legna e la brace ceramica completano la visione d'insieme
diventando incandescenti come la legna vera.
Questo
tipo di prodotto non è adatto per riscaldare un'intera abitazione, ma
si presta benissimo a soddisfare stanze ed ambienti singoli, con un
effetto che richiama moltissimo il fuoco a legna.
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| Perché
il gas - pro e contro |
Gas
|
Pro
eccezionale semplicità di funzionamento
impareggiabile presenza scenica e bellezza della fiamma
buona capacità di riscaldamento di stanze ed ambienti singoli
bassi consumi
ridotto impatto ambientale
l'assenza di fuliggine permette l'installazione del comignolo senza
problemi per il vicinato
l'eccezionale facilità di gestione rende
superflua la presenza sul
posto
|
Contro
occorre realizzare una canna fumaria
costo di acquisto superiore ai tradizionali prodotti legna/pellet
necessita di personale qualificato per la
manutenzione dei vari
componenti elettronici e meccanici interni
|
Gas
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Caminetto ad elle
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Stufa canalizzata
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| Elettrico:
quali sono le caratteristiche dei prodotti elettrici? |
Inizio Pagina |
I prodotti elettrici, siano questi
caminetti o stufe, in questi ultimi
anni stanno divenendo una presenza sempre più costante nelle nostre
case.
Nonostante abbia una qualche capacità
calorica dovuta alla presenza di
resistenze, questo
tipo di prodotto non è adatto per riscaldare, ma
si presta benissimo a valorizzare stanze ed ambienti dedicati con la
sua notevole presenza scenica.
I prodotti elettrici sono quelli che presentano la maggior variabilità
dell'effetto fiamma, passando dai modelli realistici a vapore, a quelli
ultrarealisitici con i proiettori, per finire infine con i modelli più
semplici a riflesso. |
| Perché
l'elettrico - pro e contro |
Elettrico
|
Pro
eccezionale semplicità di funzionamento
incredibile facilità di installazione (non necessita di canna fumaria)
sono i prodotti più sicuri in assoluto (la fiamma è solamente un
effetto)
se si utilizza solamente l'effetto fiamma i consumi sono bassissimi (i
più bassi)
ridotto impatto ambientale
l'eccezionale facilità di gestione rende
superflua la presenza sul
posto
|
Contro
i prodotti più semplici possono sembrare "finti"
i modelli con l'effetto fiamma più veritiero possono avere un costo di
acquisto superiore ai tradizionali prodotti legna/pellet
necessita di personale qualificato per la
manutenzione dei vari
componenti elettrici interni
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Elettrici
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Caminetto
tridimensionale
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Braciere ad acqua da
incasso
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| Bioetanolo:
quali sono le caratteristiche dei prodotti a bioetanolo? |
Inizio Pagina |
I prodotti a bioetanolo, siano questi
caminetti o stufe, si stanno diffondendo sempre di più nelle nostre
case.
Come
capacità di riscaldamento
ricorda i prodotti a gas, perciò anche il
bioetanolo non è adatto per riscaldare un'intera abitazione ma
si presta bene a soddisfare stanze singole, con un
effetto che come quello del gas ricorda molto il fuoco a legna. |
| Perché
il bioetanolo - pro e contro |
Bioetanolo
|
Pro
eccezionale semplicità di installazione (non necessita di canna fumaria)
impareggiabile presenza scenica e bellezza della fiamma
discreta capacità di riscaldamento di stanze singole
bassi consumi
ridotto impatto ambientale
l'assenza di fuliggine permette l'installazione del comignolo senza
problemi per il vicinato
|
Contro
anche se non necessita di canna fumaria, occorre
predisporre un ricambio d'aria adeguato per l'ambiente di utilizzo
richiede l'acquisto di combustibile di qualità se si vogliono evitare
cattivi odori
necessita di particolari precauzioni e attenzioni durante le operazioni
di ricarica e funzionamento
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Bioetanolo
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Caminetto libero
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Braciere da incasso
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Abbiamo già parlato di kW ad inizio pagina, adesso possiamo concentrarci sulle dimensioni.
Focolare
grande o focolare piccolo? Una stufa grande scalderà di più, mentre una
piccola non avrà sufficiente autonomia, questo il pensiero comune. Alla
fine è solamente una questione di estetica (o quasi): un prodotto con
una bocca grande arrederà di più l'ambiente, o per meglio dire sarà più
visibile all'interno dell'ambiente stesso rispetto ad uno con una
bocca piccola, tutto qua. Il bisogno di rendimento si soddisfa con un prodotto, un'installazione
ed un'utilizzo ottimali, una caminetto o una stufa di grandi dimensioni
servono solo a darci la soddisfazione di poter caricare ciocchi di
legno più grandi, o per riempire gli spazi vuoti a parete.
Il rendimento non dipende dalla dimensione. Un
caminetto a legna
con una focolare di 120 cm ha bisogno di utilizzare molta più legna
rispetto ad uno con un focolare di 70 cm; la presenza scenica è
assolutamente diversa, ma a questo
punto il caminetto diventa un elemento di arredo e non più uno
strumento di riscaldamento.
Oltre al rendimento anche la manutenzione è direttamente correlata alle dimensioni. Partendo dal rendimento,
un caminetto con bocca di 100 cm mantenuto acceso con una fiamma
centrale di 40 cm avrà un rendimento decisamente più basso rispetto ad
un prodotto con una bocca di 70 cm, per non parlare della manutenzione
generale ed in particolare del vetro: il segreto per conservare un
vetro pulito (oltre ad utilizzare legna asciutta ed aver fatto una
buona installazione) è mantenere una combustione sufficiente a
scaldarlo in modo uniforme, va da se che una combustione di 40 cm su un
focolare di 100 cm lascerà delle zone laterali fredde dove si formerà
molto più sporco del normale. Lo stesso discorso vale anche per la struttura interna del focolare e la cappa del caminetto.
Con il pellet tutto questo è ancora più evidente ed è il motivo per cui la maggioranza dei caminetti a pellet ha focolari piuttosto compatti.
Riprendendo il discorso delle dimensioni in relazione al rendimento, un nostro fornitore propone caminetti a pellet
con focolari di 120 cm ed
effetti visivi che ricordano molto la legna. Questo particolare effetto
è ottenuto utilizzando molteplici bracieri in linea, così da avere una
fiamma più lunga e corposa. E' evidente come mantenere "accesi" 4
bracieri porti a consumi maggiori che mantenerne solamente 1, ma
dopotutto questo genere di prodotti nasce con l'intenzione di
valorizzare gli ambienti e non per una mera questione di risparmio
energetico.
Un caminetto, che sia a legna o a pellet, con un grande o grandissimo focolare, non si
installa pensando al consumo, si installa per godere della
sua presenza nella nostra casa e nella nostra vita.
Rivolgetevi quindi a prodotti di grandi dimensioni se il vostro intento è aumentare l'impatto del prodotto stesso all'interno dell'ambiente, a prodotti di piccole dimensioni se avete invece uno scopo di natura più pratica.
Per qualunque dubbio contattaci, valuteremo insieme la soluzione migliore per la tua casa.
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Ghisa ed acciaio sono entrambi materiali nobili
altamente efficienti per la costruzione di stufe e caminetti, i modelli
moderni oramai sono differenziati quasi unicamente dal design: classico
per le stufe in ghisa, moderno per quelle in acciaio.
L'evidenza dei materiali costruttivi
è identificabile soprattutto nelle stufe, questo perché praticamente i
tutti i caminetti hanno strutture in acciaio, con variazioni solamente
per i
materiali di rivestimento del focolare, e per questo analizzeremo la
differenza tra ghisa e acciaio dal punto di vista delle stufe.
Semplificando l'argomento potremmo dire che:
• Le stufe in acciaio sono
generalmente più leggere. Consentono un aumento della temperatura molto
più rapido e sono ideali per scaldare rapidamente gli ambienti che
servono. L'acciaio, inoltre, offre più libertà di design nelle forme,
oltre a minori costi di produzione che spesso si riflettono sul prezzo
finale del prodotto. La stufa in acciaio è quindi la scelta
dell'efficienza e del design contemporaneo.
• Le stufe in ghisa sono
generalmente più pesanti, hanno un'eccellente inerzia termica e sono in
grado di immagazzinare il calore prodotto e renderlo per molto tempo
dopo che il fuoco si è spento. A differenza dei modelli in acciaio
l'aumento della temperatura è meno rapido, ma compensano con un maggior
accumulo di calore sulla struttura e maggior capacità di rilascio dello
stesso. Esteticamente le stufe in ghisa hanno uno stile molto più
tradizionale ed un maggiore costo del prodotto dovuto ai maggiori costi
di lavorazione della ghisa.
Quanto appena detto rappresentava la situazione del mercato fino ai primi anni 2000:
l'evoluzione dei sistemi produttivi, l'innovazione e la ricerca hanno
portato a sviluppare prodotti in acciaio sempre più efficienti, tanto
che oggi i migliori prodotti del mercato sono in
acciaio.
Oggi le stufe migliori hanno strutture in acciaio di forte spessore con notevoli masse di accumulo (si parla di spessori da 4 a 6 mm), rivestimenti realizzati con pannelli di maiolica di grandissime dimensioni e peso (pannelli con misura 100.50 cm e 20 kg di peso), focolari
interni foderati in refrattari ceramici ad altissima efficienza
(talmente efficienti da essere usati anche dentro molti modelli in
ghisa), sistemi di accumulo supplementari in mattoni refrattari speciali (molto più efficienti del metallo), possibilità di installazione di sofisticati kit di ventilazione
capaci di riscaldare case anche su più piani (tubi aria portati fino a
20 metri di distanza con possibilità di scaldare anche case di 3
piani): è decisamente questo il futuro del riscaldamento a legna!
Alla ghisa è relegato
il compito di mantenere viva l'estetica di altri tempi (alcuni modelli
sono incredibilmente evocativi), ed anche se esistono modelli in ghisa
moderni ad altissima capacità le caratteristiche delle stufe in acciaio
hanno portato ad una divisione netta del mercato in cui i due prodotti
sono simili ma completamente diversi, accumunati solamente dall'essere
entrambi delle "stufe".
Poco sopra abbiamo menzionato le caratteristiche delle migliori stufe
in acciaio presenti sul mercato, tra queste una di notevole importanza
è la possibilità di installare dei kit di ventilazione, così da
raggiungere direttamente ambienti lontani o ai piani superiori e
sebbene non tutte le stufe in moderne in acciaio abbiano questa possibilità,
praticamente nessuna stufa classica in ghisa è in grado ottenere un simile risultato.
Classico vs Moderno
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Stufa classica in ghisa
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Stufa moderna canalizzata
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Per qualunque dubbio contattaci, valuteremo insieme la soluzione migliore per la tua casa.
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Dopo i materiali passiamo adesso ad analizzare le modalità di distribuzione del calore.
Le stufe sono generalmente
molto più efficienti rispetto ai caminetti, perché essendo libere su
tutti i lati riescono a distribuire il calore nell'ambiente a 360° e
proprio per questo la differenza nel modo di distribuzione è molto più evidente nelle stufe rispetto ai caminetti.
I caminetti, infatti, vengono
solitamente completati con dei rivestimenti aggiuntivi che, in mancanza
di motori di ventilazione forzata, ne limitano la distribuzione del
calore al solo irraggiamento attraverso il vetro. Le stufe invece, venendo installate libere da rivestimenti aggiuntivi, permettono di comprendere meglio questa differenza.
I prodotti radianti (o a
irraggiamento) diffondono la maggior parte dell'energia mediante la
propria superficie calda. Il movimento d'aria è molto ridotto.
Generalmente sono oggetti piuttosto pesanti con elevata inerzia termica
e questo significa che hanno un comportamento "lento", si riscaldano
cioè lentamente in fase di avvio, ma si raffreddano altrettanto
lentamente in fase di spegnimento, mantenendo una certa temperatura per
ore. Con i prodotti radianti è molto più marcata la differenza di temperatura tra le zone vicine alla stufa rispetto a quelle più lontane.
I prodotti ventilati (o a
convenzione) invece, che siano naturali o forzati, rilasciano la
maggior parte dell'energia riscaldando l'aria circostante che viene
successivamente messa in circolo. Il trasporto del calore, quindi,
avviene tramite lo spostamento di masse d'aria calda. Sono generalmente
oggetti poco pesanti e con limitata inerzia termica e questo significa
che hanno un comportamento "veloce", riscaldandosi velocemente in fase
di avvio, ma raffreddandosi velocemente in fase di spegnimento. Con i prodotti ventilati è molto più uniforme la temperatura
tra le zone vicine e quelle lontane dalla stufa ed alcuni offrono,
inoltre, la possibilità di canalizzare l'aria calda direttamente in
stanze lontane o ai piani superiori.
Con l'evoluzione del mercato avvenuta negli ultimi vent'anni quasi tutti i prodotti di medio ed alto livello
hanno adottato il sistema di distribuzione del calore per ventilazione,
naturale per i prodotti base, forzato e canalizzabile per quelli più
avanzati, lasciando ai
prodotti radianti una nicchia di mercato simile a quella riservata ai
prodotti in ghisa, con oggetti classici dall'aspetto tradizionale e
dalle dimensioni compatte, oppure per oggetti di design dall'ottimo
rapporto qualità-prezzo.
Volendo semplificare
il tutto, a parità di tecnologia, qualità costruttiva ed efficienza del
design, un prodotto ventilato avrà sempre una capacità nettamente
superiore ad uno radiante, e tutto questo mantenendo anche la
possibilità di funzionare per irraggiamento.
Radiante vs Ventilato
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Stufa classica ad irraggiamento
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Stufa a convenzione
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Per qualunque dubbio contattaci, valuteremo insieme la soluzione migliore per la tua casa.
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I prodotti artigianali
sono meravigliosi, la maestria necessaria per modellare e plasmare
l'acciaio è qualcosa di straordinario, ed i risultati ottenuti sono
unici.
Abbiamo deciso di parlare di prodotti artigianali, con particolare riferimento ai caminetti, per dare seguito alle numerose richieste di assistenza che ci sono state fatte negli ultimi anni.
Questi caminetti, a
seconda dell'artigiano che li ha creati, sono davvero molto belli,
hanno strutture imponenti, meccanismi massicci, finiture artistiche
raffinate ma... eh si
purtroppo c'è un ma, sono quasi sempre (valutate voi se sostituire
"quasi" con "praticamente"), prodotti non a norma e, considerando
quanti ne abbiamo visti sostituire negli ultimi anni a causa di
malfunzionamenti, sono anche pericolosi da usare.
Un cliente di recente ha
lamentato il malfunzionamento di un caminetto realizzato da un
artigiano del ferro, un oggetto imponente, motori di ventilazione
centrifughi a conchiglia di alto livello, centralina elettronica e sonde, il
tutto però accompagnato da una conformazione anomala della struttura e
del focolare che provoca perdite di fumo (anche dalle griglie aria
calda), raggiungendo un livello di malfunzionamento tale da non
riuscire nemmeno a mantenere la combustione se non utilizzandolo sempre
in sovra-alimentazione.
Lo sportello vetro saliscendi ed il suo meccanismo, in compenso, sono davvero notevoli.
Libretto
di
istruzioni, dichiarazione ambientale, etichetta energetica,
dichiarazione di prestazioni non pervenuti, anche la certificazione
sembra non esserci, ma che però farà magicamente capolino nella mail
dopo una settimana di richieste insistenti: in buona sostanza settemila
euro spesi per un ingombrante
soprammobile di 250 kg.
"Le persone credono volentieri ciò che desiderano"
Gli artigiani possono creare un caminetto su misura, su vostro disegno esattamente con le misure che volete, i più seri vi porranno dei vincoli, per salvaguardare il funzionamento generale, i più scellerati
seguiranno pedissequamente le vostre richieste senza farsi (e farvi)
troppe domande: dopotutto è casa vostra e siete voi che pagate.
Viviamo in una società fatta di leggi,
leggi che sono pensate, quasi sempre, per tutelarci, ed i caminetti
sono prodotti delicati, dal cui risultato può benissimo dipendere anche
la nostra dipartita.
Per quanto anche noi amiamo
i prodotti
artigianali, in questo caso vi esortiamo a non considerarli, a
rivolgervi solamente a prodotti certificati, costruiti da aziende di
comprovata affidabilità e serietà, aziende che magari non vi daranno il
caminetto con la bocca della misura che volevate, ma che sicuramente vi
daranno un prodotto sicuro e funzionale (ovviamente se installato,
usato e manutenuto correttamente).
Per qualunque dubbio contattaci, valuteremo insieme la soluzione migliore per la tua casa.
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Presenza costante nella vita di tutti noi, il caminetto rappresenta il sistema di riscaldamento a legna più diffuso in assoluto (almeno per quanto riguarda la Toscana).
Attualmente sono attive alcune iniziative economiche
volte all'ammodernamento del parco caminetti esistente (Bando
Regionale, Conto Termico, Detrazioni Fiscali), così da raggiungere
l'obiettivo della sostituzione dei vecchi modelli aperti altamente
inquinanti con nuovi moderni ad alta efficienza e basso
impatto ambientale.
Tornando al quesito iniziale, inserto o monoblocco? Monoblocco od inserto? La risposta è davvero molto semplice!
Volete recuperare un caminetto esistente? Inserto
Volete scaldare un unico ambiente? Inserto
volete scaldare anche la stanza accanto al vostro unico ambiente (o quella sopra)? Inserto
Volete spendere meno? Inserto
Se invece...
Volete il vetro saliscendi? Monoblocco
Volete un sistema di distribuzione del calore più avanzato e performante? Monoblocco
Volete scaldare 7 stanze distribuite su 3 piani diversi? Monoblocco evoluto
Alla fine gli inserti non
sono altro che monoblocchi ridotti nelle dimensioni e nelle
componenti, ridotti per rispondere all'esigenza di essere "inseriti"
(da qui il nome inserti) dentro a dei caminetti già esistenti: le
misure, i costi minori e la semplicità di montaggio li rendono adatti
ad installazioni più semplici rispetto ai monoblocchi.
Generalmente i monoblocchi invece
sono oggetti molto grandi, alti anche 150-160 cm, a cui aggiungere
anche lo spazio necessario per i motori di ventilazione (che molto
spesso si installano sotto al piano fuoco): le misure, i costi maggiori
e le capacità diverse li rendono adatti ad installazioni più complete
rispetto agli inserti.
Inserto vs Monoblocco
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Inserto ventilato
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Monoblocco e doppio kit di
ventilazione evoluto
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Per qualunque dubbio contattaci, valuteremo insieme la soluzione migliore per la tua casa.
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